Vorrei non pensarti così e non volerti così.
Vorrei essere tutto quello che tu vuoi, che tu cerchi.
Vorrei essere.
Perché forse io non sono.
Ogni lacrima inizia con il tuo nome e finisce con il tuo.
Qui tutto tace..
Michele scrive:
*non può esistere quello che tu cerchi... il nostro rapporto doveva andare oltre ma cosi non è stato...la colpa è stata la mia che lo illuso anche sapendo cosa stesse succedendo.
*scusa
*la colpa è mia non tua.
Ed eccoci qui...tutto il condominio, che segue le vicende tormentate della "nostra donzella".
RispondiEliminaCredo che a questo punto la cosa che davvero serva è...parlare senza "ma" senza "se", senza nascondersi dietro a frasi o ai fatidici "non lo so".
Nessuno sa come le cose dovrebbero andare o sarebbero andate quando nulla...nulla è stato vissuto.
Non ti scoraggiare e quando ti senti giù, passa pure al condominio...che non è il massimo dell'allegria in sti giorni, ma un po' di compagnia non guasta mai!